No ai delegati che rispondono alla Piaggio


Per la prima volta si eleggono tutti i delegati, senza nominati

 
Come tutti sappiamo, ci sono in Piaggio due pratiche sindacali opposte e alternative: una che difende tutti i giorni gli interessi dei lavoratori, contrasta punto per punto la pressione dell'azienda sui ritmi di lavoro e tutti gli altri aspetti delle condizioni in fabbrica, coinvolge direttamente i lavoratori nelle scelte e nella lotta e risponde solo a loro.
L'altra è invece pilotata dalla Piaggio, sempre pronta ad aiutare l'azienda a realizzare i SUOI obiettivi in fabbrica, fatta di opportunisti, favoriti in modo sfacciato con monte ore illimitato, libertà di movimento in fabbrica e tanti favori clientelari.
La pratica degli accordi che la Piaggio è riuscita a imporre negli ultimi anni su ritmi, flessibilità e gestione dell'orario lavoro è stata possibile solo per la disponibilità di questi personaggi a firmare, come maggioranza della RSU e perciò a tutti gli effetti a nome dei lavoratori, qualsiasi richiesta dell'azienda.
Al contrario, se diverse volte l'azienda ha dovuto fare i conti con i lavoratori e ha dovuto limitare le sue pretese, è solo perché ha chiaro che c'è in fabbrica una opposizione reale, che ha seguito tra i lavoratori ed è in grado di organizzare la resistenza e le lotte.
L'alternativa che si pone oggi e` perciò questa: votare FIM e UILM significa votare per continuare esattamente allo stesso modo. Se avranno ancora la maggioranza, questi sindacati avranno ancora il potere di firmare a nome dei lavoratori tutto quello che l'azienda vorrà, e lo faranno sicuramente, come hanno fatto fino a oggi.
Al contrario, rafforzare con il voto alla FIOM chi in questi anni ha contrastato l'azienda significa cambiare seriamente le cose in fabbrica. Al posto di una RSU subordinata all'azienda, che non si riunisce mai e non fa nemmeno le assemblee, significa eleggerne una che risponderà realmente alla volontà e agli interessi dei lavoratori, e che userà tutta l'esperienza maturata in questi anni per riaprire con la Piaggio una vertenza su tutti gli aspetti delle condizioni di lavoro, del salario, dell'occupazione e dei diritti sindacali.
Dobbiamo avere chiaro che
- questa volta la composizione della RSU rifletterà il nostro voto, senza quella quota di nominati che nelle ultime elezioni ha garantito la maggioranza a FIM e UILM.
- le condizioni per rivendicare i nostri interessi ci sono tutte, tanto più in previsione di un aumento delle necessità produttive dell'azienda
- l'esperienza dimostra che come lavoratori dobbiamo contare solo su noi stessi e che solo la nostra forza organizzata può realizzare i nostri obiettivi
Per organizzare questa forza è necessario continuare e estendere l'esperienza di contrasto e di lotta che rappresentiamo e per questo chiediamo il sostegno dei lavoratori.
Siamo una cosa diversa da chi crede di trovare soluzioni in nuove sigle sindacali, da chi passa in pochi mesi da previsioni catastrofiche sul futuro della Piaggio alla
scoperta che dalla fabbrica di Pontedera viene il grosso dei suoi profitti, da chi improvvisa gli obiettivi rivendicativi.
Il nostro programma viene da un lavoro di anni, dai problemi e aspettative dei lavoratori, e resta quello dell'ultima piattaforma aziendale, presentata dalla FIOM e approvata dai lavoratori a larga maggioranza.
Nell'immediato rivendichiamo gli obiettivi che abbiamo discusso e portato avanti nelle assemblee e negli scioperi degli ultimi mesi:
- a tutela della salute, diminuzione immediata del 5 per cento dei ritmi di lavoro sulle catene
- fine dell'uso arbitrario di par e ferie da parte dell'azienda
- fine delle discriminazioni nella gestione dell'orario di lavoro in Solidarietà e CiG.
Inoltre intendiamo affrontare da subito il recupero il premio di produzione, non corrisposto negli ultimi tre anni e la trasformazione dei PTV in full time.

Più in generale intendiamo portare avanti iniziative per costringere la piaggio ad aprire una trattativa per rinnovare l’integrativo scaduto a fine 2011, sulla base dei punti della piattaforma votata dai lavoratori:

Riduzione dei ritmi di lavoro: Diminuzione del 10% sulle linee di montaggio e applicazioni delle maggiorazioni anche in presenza di tempi macchina.
Occupazione: controllo e limitazione di veicoli e pezzi prodotti all’estero, diminuzione dei contratti a termine fino all’8 per cento della forza lavoro e introduzione di un minimo per la loro durata. Assunzioni, sia a tempo indeterminato che determinato, solo in base a una graduatoria di anzianità lavorativa in Piaggio.
Salario: Il premio deve prevedere un aumento di circa 100 euro mensili ogni anno con una parte variabile non superiore ad 1/3 del premio complessivo.
Salute e sicurezza:
Nessuna lavorazione può iniziare senza valutazione del rischio, specifica in relazione all'età e alla permanenza sulla stazione. Rispetto delle limitazioni dovute a patologie. L’azienda deve sempre coinvolgere le RLS e RSU e consentire loro le opportune verifiche. Climatizzazione, estiva e invernale, di tutti gli ambienti di lavoro.
Rapporti sindacali:
L’azienda deve riconoscere la piena rappresentatività dei delegati, consentire la tempestività del loro intervento sui problemi di lavoro. Una quota del monte ore deve essere utilizzabile con breve preavviso. Pubblicazione trimestrale del monte ore utilizzato dai singoli delegati.

PARTECIPA AL VOTO E VOTA FIOM

Commenti