“Come portavoce dell’area di opposizione in Fiom Pisa non posso non
rispondere alle provocazioni (perché solo di provocazioni si tratta!) di Marco Comparini in merito al volantino sui buoni aziendali che abbiamo divulgato nei giorni scorsi.
Marco Comparini si comporta come se la Fiom fosse di sua proprietà ed
ha un concetto molto stravagante e particolare di democrazia.
È vero che il ccnl dei metalmeccanici è stato approvato dalla
maggioranza dei lavoratori, nessuno vuole mettere in dubbio questo, ma
ciò non toglie che stiamo parlando del peggior contratto nazionale della
storia. Non solo della Fiom ma anche della Cgil. Su questo, perché non
dovremmo poter esprimere il nostro giudizio? Stiamo parlando di un
contratto che ha portato un aumento di 1.77 euro lordi al quinto livello
ed un “fuori busta” di 8.33 euro al mese che, tra l’altro, a dispetto
delle passate lotte per la conquista della busta paga, bisogna andar a
prendere dalle mani del datore di lavoro, facendo la fila come
mendicanti. E qualcuno ci viene a dire che non possiamo definirlo una
VERGOGNA?
Noi non abbiamo offeso nessuno. Il nostro volantino esprime
semplicemente, secondo i principi DEMOCRATICI degli statuti Fiom e Cgil,
quella che è l’opinione nostra ed ANCHE della maggioranza dei
lavoratori che in Piaggio e in Continental, malgrado la volontà del
Segretario, hanno BOCCIATO questo contratto nazionale. Se il Segretario
provinciale della Fiom si sente offeso e crede che ci siano i
presupposti per farci uscire dalla Fiom, mandi pure il volantino agli
organismi appositi in Cgil e ci faccia buttare fuori.
Sinceramente però credo che le provocazioni di Marco Comparini siano
semplicemente frutto della sua difficoltà nel prendere atto che nelle
due più grosse fabbriche della provincia, Piaggio e Continental, molto
democraticamente sta prevalendo la linea di opposizione piuttosto che la
sua. Il Segretario però deve farsene una ragione, non è una questione
personale. Esiste un’area congressuale interna alla Cgil, capisco
benissimo che vorrebbe farci sparire ma credo debba rassegnarsi: la Fiom
siamo anche noi, anzi senza di noi la Fiom in Piaggio neanche
esisterebbe.”
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