Buoni spesa: Modernità o vergogna.

Dopo l'aumento in busta paga irrisorio di 1,70 euro (lordi al 5° livello), che svela a tutti la menzogna dei già miseri 9 euro dichiarati dalle OOSS, siamo ora di fronte al secondo e ultimo aumento salariale previsto  per il 2017 dal CCNL dello scorso Dicembre:  100 euro L'ANN0, pari a 8,33 mensili, in "buoni spesa ".
Reintrodotti dopo tanti anni dal Contratto Nazionale, i "buoni"non sono nemmeno un obbligo, ma una elargizione volontaria delle singole aziende, senza un minimo stabilito "per un costomassimo di 100 euro", così dice il CCNL.
Pochi euro da spendere in "esercizi" convenzionati.  Fare la fila come mendicanti per ritirarli dalle mani dell'azienda.  Il significato è molto chiaro:
CI STANNO FACENDO L'ELEMOSINA
Il pensiero va al paternalismo della FIAT e di tante altre aziende negli anni '50.  Reintrodurre, i compensi "in natura", combattuti fin dall'800 dal movimento operaio come strumenti per legare i lavoratori alle aziende, è una vergogna. La "busta paga" è una conquista inderogabile, di dignità e di indipendenza. E a chi dice che così i lavoratori risparmiano su contributi e tasse, rispondiamo che infatti chi riceve l'elemosina non ci paga né tasse né contributi.
Siamo lavoratori, non mendicanti, continueremo a pretendere che il nostro lavoro sia rispettato, a cominciare dal modo in cui viene retribuito. Chi ha voluto e firmato questo Contratto Nazionale deve vergognarsi, non ci rappresenta e dobbiamo fare in modo che non possa continuare a svendere i nostri interessi e la nostra dignità.
Delegati FIOM: Massimo Cappellini, Adriana Tecce, Massimiliano Malventi, Francesco Giuntoli,  Giorgio Guezze,  Antonella Bellagamba,  Simone Di Sacco                                                   

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