Il Sindacato è un’altra cosa esce dalla delegazione trattante Fiom per il rinnovo del contratto nazionale.
A fronte delle concessioni fatte dalla Fiom (e da noi ampiamente annunciate)
sul tavolo di trattativa per il rinnovo del contratto nazionale dei
metalmeccanici, i compagni dell’area di Opposizione in Cgil, pur non
essendo ancora terminato il confronto, hanno ritenuto coerente con le
proprie posizioni rassegnare le dimissioni dalla delegazione trattante.
Riportiamo l’intervento con cui Paolo Brini motiva a nome del Sindacato è un’altra cosa tale decisione.
Compagni e compagne, il
punto a cui è giunta la trattativa permette di dare una valutazione
complessiva dello stato dell’arte. Per quanto mi riguarda la scelta
nostra di cedere sulle deroghe (seppur nella versione “10 gennaio” e non
ccnl separato 2012), di accettare gli assorbimenti, di rinunciato al
recupero dei 6 mesi di ritardo degli aumenti salariali, di cedere su
alcune limitazioni alla 104, di accettare di discutere in merito alla
disponibilità e fruibilità aziendale dei 5 Par collettivi, mi spinge a
dire che non ci sono più le condizioni di continuare la trattativa.
Anche su sollecitazione di Landini, al penultimo Comitato Centrale avevo
spiegato che essendo abituato a giudicare sul merito, qualora nel
proseguo della trattativa avessi ritenuto superato un limite per me
accettabile avrei dato le dimissioni. Pertanto dato che ritengo ora quel
limite varcato, sono a comunicare a nome non solo mio ma anche di
Eliana Como, Simone Grisa e Sasha Colautti, che se la delegazione
trattante, nel pieno della propria legittimità, decide di proseguire il
confronto fino all’affondo finale con Federmeccanica per firmare il
contratto, noi diamo le dimissioni dalla delegazione trattante.
La delegazione ha successivamente approvato, con 6 voti contrari, il
proseguo e la conclusione della trattativa. In nostri compagni e le
nostre compagne sono conseguentemente usciti dalla delegazione.
Il sindacato è un’altra cosa – OpposizioneCGIL in FIOM
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