Delegati FCA: la denuncia FIOM

Pubblichiamo il testo della denuncia fiom contro i delegati Fca che chiede alla cgil di sancire l'”incompatibilità” con l’appartenenza all’organizzazione. Non sfuggirà nella lettura che i temi degli scioperi e del dissenso con la linea dell’organizzazione sono la vera ragione della denuncia, sino al punto che tra le difficoltà addebitate ai delegati viene citata quella con la “controparte datoriale”. Si testimonia così, in maniera inequivoca, che il coordinamento dei lavoratori Fca è solo un pretesto in questa drammatica vicenda. Ognuno si faccia la sua opinione liberamente.S. Bellavita 

  
FIOM Ricorso per il Collegio statutario Cgil nazionale   
Roma, 4 gennaio 2015 Al Collegio statutario Cgil nazionale  
Oggetto: ricorso 

Care compagne e cari compagni, in qualità di dirigenti della Fiom-Cgil del Molise e della Basilicata ci rivolgiamo al Collegio statutario nazionale affinché si esprima sul rispetto delle norme statutarie in una vicenda che si sviluppa ormai da alcuni mesi e che sta creando serie difficoltà nel rapporto con le iscritte e gli iscritti, le lavoratrici e i lavoratori e la controparte datoriale negli stabilimenti Fca di Termoli e di Melfi. La vicenda ha inizio a Maggio 2015 con la costituzione di un “coordinamento dei lavoratori della Fca (ex Fiat) del Centro-Sud” la cui finalità è “esclusivamente quella di riunire i lavoratori e le lavoratrici………condividendo iniziative di lotta e conflitto”. Tale iniziativa ottiene un certo rilievo da parte degli organi di informazione e siti sindacali (vedi allegati 1-2-3-4 e 5). Il Coordinamento è promosso da dirigenti di diverse sigle sindacali: Slai Cobas, Usb, Flmu/Cub degli stabilimenti Fca di Termoli, Melfi, Cassino e Sevel di Atessa. Fra i promotori ci sono anche iscritti, dirigenti e Rsa della Fiom di Termoli, di Melfi e della Sevel. Da quel momento i Rappresentanti Sindacali Aziendali Fiom della Fca di Termoli e di Melfi, aderenti al Coordinamento, a volte anche con l’adesione di altre Rsa, hanno assunto iniziative comunicative e di rapporto con le Direzioni aziendali senza confrontarsi preventivamente con le strutture territoriali della categoria ed escludendo dalla discussione e dalle decisioni le altre Rsa Fiom di stabilimento (vedi allegati 6 e 6 bis, come esempi riguardanti una richiesta di assemblea e un volantino, nel caso di Melfi). In più occasioni, sia a Melfi che a Termoli, gli stessi Rappresentanti sindacali hanno promosso scioperi (in particolare sui sabati in straordinario) sempre senza confronto con le strutture e con l’insieme della rappresentanza aziendale Fiom, appropriandosi della sigla Rsa Fiom. Le riunioni promosse dalle strutture, spesso con il coinvolgimento della Fiom-Cgil nazionale, non hanno risolto la vicenda e prodotto una sintesi unitaria accettata da tutti. Di fronte al ripetersi di uno sciopero a Termoli, con le stesse modalità non rispettate di un percorso democratico interno all’Organizzazione, la Fiom-Cgil del Molise, assieme a una parte delle Rsa, ha preso le distanze da questa decisione. Alla presa di posizione da parte della Fiom del Molise è seguita una campagna pubblica contro il Segretario generale regionale,da parte delle Rsa che hanno promosso lo sciopero, cui si sono associati Rsa dello stabilimento di Melfi, il Coordinamento in oggetto, e sigle sindacali come il SI Cobas e l’Usb fino ai CARC (vedi allegati 7-8-9-10-11 e 12). Chiediamo pertanto se quanto sta avvenendo, e in particolare sulla scelta operata da rappresentanti sindacali e dirigenti della Fiom di promuovere un coordinamento con altre sigle sindacali per assumere “iniziative di lotta e conflitto” al di fuori delle regole democratiche che governano la Fiom e la Cgil, sia in contrasto con lo Statuto, nello specifico con l’articolo 5 – Doveri delle iscritte e degli iscritti al 3° capoverso, con l’articolo 7 – Incompatibilità al 2° capoverso e con le Delibere Statutarie 3 (punti 3.1 e 3.1.1) e 5 (punti 5.1 e 5.1.1). In attesa di un pronunciamento del Collegio statutario inviamo fraterni saluti. 
  
Il Segretario generale Fiom-Cgil Molise Giuseppe Tarantino
Il Coordinatore regionale Fiom-Cgil Basilicata  Massimo Brancato


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