Rivendicazioni vere a partire dalle esigenze e dai diritti dei lavoratori



LAVORATORI,
il comunicato sindacale del coordinamento FIOM del gruppo Piaggio affisso nei giorni scorsi, che fa seguito alla riunione della RSU di lunedì scorso, esprime posizioni non condivise dalla maggioranza dei delegati della RSU FIOM Piaggio.
Le segreterie territoriali della FIOM, cui si sono uniti tre dei nove delegati FIOM della Piaggio, mettono da parte la piattaforma per l’integrativo approvata due anni fa dal 90 per cento dei lavoratori, perché sarebbe superata. Secondo loro, per affrontare i problemi che ci sono di fronte sarebbe necessario riprendere un percorso comune con le altre organizzazioni e preparare un’altra piattaforma che abbia come unico argomento la crisi della Piaggio e indotto, dimenticando i contrasti e gli aperti boicottaggi che FIM e UILM negli ultimi tre anni hanno fatto di ogni iniziative di lotta e di rivendicazione promossa della RSU FIOM, dimenticando che FIM e UILM si sono nominati, con il sostegno della Piaggio, un terzo dei delegati e costituito così una RSU che non rappresenta il voto dei lavoratori. Vorrebbero poi anche coinvolgere Regioni e Governo, che in tutti questi anni si sono distinti solo per l’appoggio alla Piaggio e per politiche apertamente contrarie agli interessi dei lavoratori.
Ed e` evidente già da ora la disponibilità a concessioni pesanti sulle condizioni di lavoro in una trattativa che prometta un qualche piano industriale. FIM e UILM, ad esempio, già più volte davanti all’azienda si sono rese disponibili a trattative a tutto campo, dalla malattia all’aumento della produttività
Al contrario, la piattaforma approvata dai lavoratori si propone di contrastare in modo determinato le scelte aziendali, che hanno scaricato i costi della crisi di mercato interamente sui lavoratori, con la riduzione del salario, dei diritti (anche alla salute!) e dell’occupazione, con l’aumento della flessibilità e dei ritmi, e la totale mano libera nella gestione dell’orario di lavoro. Scelte sempre accettate da una politica sindacale che ha lasciato fare ogni cosa alla Piaggio, grazie a delegati e a segreterie sindacali che firmano senza battere ciglio ogni richiesta aziendale, con il solo obiettivo di far accettare ai lavoratori tutti i cedimenti all’azienda, spesso nascondendo la verità.
Nella sostanza FIOM, FIM e UILM vogliono oggi riproporre la stessa linea sindacale che si è dimostrata chiaramente fallimentare da molti anni a questa parte, responsabile della disastrosa situazione attuale e che fu bocciata dai lavoratori in un referendum di tre anni fa. La stessa distruzione dell’indotto è solo il risultato di scelte deliberate della Piaggio, mai contrastate.
Si tratta allora di impedire questo arretramento sindacale, difendere il valore fondamentale che i lavoratori hanno saputo costruire attraverso i loro scioperi, e cioe` che siano gli operai a decidere le vertenze da condurre e non le strutture sindacali esterne alla fabbrica. E` esattamente questo lo scopo della piattaforma approvata due anni fa, che per la prima volta dopo moti anni fa rivendicazioni vere, a partire dalle esigenze e dai diritti dei lavoratori.

RSU FIOM Piaggio

Commenti