Da
lunedì scorso gli operai della linea 6 sono in sciopero. Pretendono
di lavorare meglio e perciò rivendicano l’aggiunta di 2
stazionamenti per alleggerire il carico di lavoro
L’azienda
non intende riconoscere questa necessità e propone invece
alle RSU di trovare il modo di riuscire a produrre ugualmente
i veicoli programmati senza aggiungere persone sulla linea, ma
semplicemente spostando qualche vite da uno stazionamento
all’altro.
Sono almeno vent’anni che
l’azienda con questi metodi peggiora costantemente le condizioni
di lavoro. Aumenta
i ritmi e scarica sulle spalle dei lavoratori, tutti i problemi di
produzione,
chiedendo per questo, se necessario, la collaborazione dei delegati:
dalla qualità scadente dei materiali e delle attrezzature alla
riduzione al minimo degli organici, compreso di chi deve occuparsi
della qualità in entrata sulle linee.
Il
risultato è che le braccia dopo qualche anno non reggono più e le
persone si ammalano in modo permanente.
La determinazione dei
lavoratori e la compattezza nell’adesione allo sciopero sono un
fatto che sta allarmando l’azienda.
Reagisce in modo nervoso e scomposto: tanto è vero che venerdì
scorso, ha negato il permesso sindacale, richiesto a norma di legge,
a due dei delegati che attivamente stanno sostenendo e organizzando
lo sciopero sulla linea 6. I lavoratori delle meccaniche hanno per
questo scioperato mezz’ora.
Per
noi non esistono scorciatoie o prese in giro: il carico del lavoro
deve diminuire e gli operai devono avere più tempo per montare il
veicolo. Senza queste condizioni lo sciopero continua!
RSU
FIOM Piaggio
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