Dopo Cgil, Cisl e Uil anche Squinzi, presidente di confindustria, sale sul carro di Renzi

Nella sua relazione introduttiva all'assemblea di lor signori ha salutato lo straordinario successo del presidente del consiglio che aprirebbe finalmente le porte alle grandi riforme di cui, a suo dire, avrebbe bisogno il paese. Qualche minuto dopo il ministro dello sviluppo economico, Federica Guidi, imprenditrice ed ex presidente dei giovani industriali con qualche “piccolo” conflitto di interessi, accoglie e rilancia: «Dobbiamo dire basta alla dilagante cultura anti-imprenditoriale. Basta alla criminalizzazione del profitto. Solo un imprenditore che fa profitti può investire, crescere e dare occupazione». Una dichiarazione da anni settanta che lascia senza parole. Ma in che paese vive la ministra? Può fare il ministro della repubblica chi difende solo gli interessi dei pochi, tra cui i suoi personali, contro quelli dei più? Per noi no. 

Sergio Bellavita

fonte:http://www.rete28aprile.it

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